U MANDILLU DE SAN PE… LA FESTA DI SAN PIETRO IN BANCHI
PER UNA FRATELLANZA UMANA CHE GENERI PACE, ACCOGLIENZA E DIALOGO DOVE PREVALE LA VIOLENZA
“Dichiariamo di adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio.”
“Chiunque uccide una persona è come se avesse ucciso tutta l’umanità e chiunque ne salva una è come se avesse salvato l’umanità intera.”
“Abbiamo la forte convinzione che i veri insegnamenti delle religioni invitano a restare ancorati ai valori della pace; a sostenere i valori della reciproca conoscenza, della fratellanza umana e della convivenza comune; a ristabilire la saggezza, la giustizia e la carità e a risvegliare il senso della religiosità tra i giovani, per difendere le nuove generazioni dal dominio del pensiero materialistico, dal pericolo delle politiche dell’avidità del guadagno smodato e dell’indifferenza, basate sulla legge della forza e non sulla forza della legge.”
Sono tre spunti tratti dal Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, siglato nel 2019 da papa Francesco e dal Grande Imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyib.
Come Centro Banchi – una porta aperta per il dialogo e la ricerca, da 40 anni crediamo nella cultura del dialogo come via, favorendo l’incontro, il confronto e l’espressione di tante diverse realtà sociali, culturali e spirituali che abitano il luogo che ci ospita come un crocevia, una casa comune, una piazza conviviale o un luogo di raccoglimento.
Crediamo oggi più che mai nella necessità di luoghi aperti, comunitari, contaminati e contaminanti, dove ritrovare pochi essenziali fondamentali alla maturazione umana reciproca, e moltiplicare le forme, le idee, le proposte, le esperienze.
Ecco perché vi invitiamo a condividere con noi la Festa di San Pietro nel simbolo del Mandillu.
Come racconta l’episodio in cui Pietro è nel dubbio se interloquire o meno con quelli che ha sempre considerato diversi, estranei, in pratica nemici:
Pietro salì sulla terrazza, verso l’ora sesta, per pregare. 10 Ebbe però fame e desiderava prendere cibo. Ma, mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. 11 Vide il cielo aperto, e un oggetto che scendeva simile a una grande tovaglia calata a terra per i quattro angoli. 12 In essa c’era ogni sorta di quadrupedi, rettili della terra e uccelli del cielo. 13 E una voce gli disse: «Àlzati, Pietro; ammazza e mangia». 14 Ma Pietro rispose: «Assolutamente no, Signore, perché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato». 15 E la voce parlò una seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, non farle tu impure». 16 Questo avvenne per tre volte; poi d’un tratto quell’oggetto fu ritirato in cielo. Atti 10,9-15
Quando dovrà giustificare il coraggio (lo scandalo!) della sua apertura al dialogo e alla collaborazione con i “nemici”, Pietro rileggerà così la propria maturazione di coscienza. Compiendo un salto avanti che nemmeno oggi la Storia ha saputo maturare in molti popoli e in molte coscienze:
“In verità mi sto rendendo conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo prende sul serio e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui gradito.” Atti 10,34
Queste parole, che sono state “slogan” dello spirito di Banchi in questi 40 anni, continuano a segnarci la strada e lo stile, e si ritrovano rafforzate nel Documento sulla fratellanza umana che apre a nuove vie di senso per le fedi e per tutte le persone, che a prescindere dalla propria cultura e dalle proprie idee, oggi sognano e vogliono collaborare ad un’umanità nuova, che sappia costruire pace, inclusione e giustizia.
Diamo vita insieme al Mandillu de San Pe, per dire che in questa umanità nuova siamo tante e tanti, con percorsi diversi, a credere davvero e a lavorare ogni giorno, ciascuno per il contributo che può dare. Il mondo che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno, nel locale come nel globale, ne ha urgente bisogno.
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