Teatro del Suq Festival 2019

Il teatro del Suq Festival torna a Banchi

sabato 15 giugno ore 19 – domenica 16 giugno ore 21 – lunedì 17 giugno ore 21

DA MADRE A MADRE

Prima nazionale. Ispirato a L’anello forte di Nuto Revelli. Scritto e interpretato da Bintou OuattaraIrene LamponiCarla Peirolero. Cura drammaturgica Irene Lamponi.Regia Enrico Campanati. Produzione Suq Festival e Teatro, in collaborazione con Centro Banchi. In omaggio a Nuto Revelli nel centenario della nascita.

Nella cornice barocca della chiesa di Banchi si incrociano vicende che non sono poi così distanti, anche se appartengono a quel passato contadino degli anni 40 e 50 indagato da Nuto Revelli, e all’Africa di oggi. Si scopre che c’è stata una tratta delle bianche, o che credenze, paure e speranze non hanno frontiere. E le donne? Sono sesso debole o anello forte? Sono madri, intanto. E il colore della pelle è solo un dettaglio, perché è l’anima che parla e, a volte, grida. Scritto dalle stesse interpreti in un lavoro di lettura e di scambio di ricordi e esperienze di vita, lo spettacolo alterna momenti di grande comicità, ad altri commoventi. Le due madri sono Bintou Ouattara, l’attrice originaria del Burkina Faso, e Carla Peirolero; con loro una figlia, Irene Lamponi, prossima al matrimonio, misto.

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martedì 18 giugno ore 21 – mercoledì 19 giugno ore 19

ARLECCHIN DELL’ONDA

Prima nazionale. Di Enrico Bonavera. Con Enrico Bonavera e Barbara Usai. Regia Enrico Bonavera. Collaborazione alla regia e luci Christian Zecca. Produzione Compagnia Çàjka/Teatridimare 2019.

Enrico Bonavera, Alecchino titolare dell’“Arlecchino servitore di due padroni” del Piccolo Teatro di Milano, porta al Suq una novità assoluta. Le divertentissime, irriverenti e animalesche maschere della commedia dell’arte vengono catapultate per mare, in vicende più attinenti con il nostro mondo contemporaneo. Troviamo un Pantalone mercante di nuovi schiavi e profittatore dei flussi migratori; un Capitan Matamoros che, credendosi novello pirata, si è imbarcato su un peschereccio; Arlecchino che, spinto dalla fame a cercare fortuna a Venezia, trova invece una tragica fine in un naufragio fluviale. Racconti veri o immaginari, canzoni e lazzi che, partendo dalla tradizione della Commedia dell’Arte, fanno una divertita e amara riflessione sulle radici contradditorie della nostra cultura mediterranea: contaminata, trasformata e in continuo movimento.

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