ESIGERE IL DIRITTO DI AVERE DIRITTI
La legge di iniziativa popolare promossa dal Comitato Rodotà: proposte e prospettive per una nuova stagione di cittadinanza attiva.
I beni comuni appartengono a tutti e tutte, non sono mercificabili e sono basati sulla logica inclusiva dell’accesso per le generazioni presenti e future, come la terra, il paesaggio, i fiumi e le foreste, i lidi, l’acqua e l’aria che respiriamo ma anche i beni archeologici e culturali. Sono beni di rilevanza strategica per il futuro del pianeta e per la vita, per questo hanno bisogno di essere difesi e prima di tutto riconosciuti dal nostro ordinamento giuridico che oggi li ignora.
Introduce e modera: Clizia Nicolella – Comitato Rodotà Genova
Interviene: Alessandra Quarta – ricercatrice del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino e Director of Research presso l’International University College di Torino.
Ha pubblicato numerosi articoli su riviste italiane e straniere e pubblicato il volume Non-proprietà. Teoria e prassi dell’accesso ai beni (ESI). Ha curato con Michele Spanò le raccolte Beni Comuni 2.0. Contro-egemonia e nuove istituzioni (Mimesis, Milano-Udine 2016) e Rispondere alla crisi. Comune, cooperazione sociale e diritto (ombre corte, Verona 2017).
Durante l’incontro sarà possibile firmare a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sul testo originario elaborato dieci anni fa dalla Commissione e diventare azionisti a partire da 1 euro, della neo-costituita “Società Cooperativa di Mutuo Soccorso ad Azionariato Popolare Intergenerazionale Stefano Rodotà”, con primo socio il Comitato Rodotà ed i suoi aderenti: un soggetto giuridicamente innovativo, una rete stabile ad azionariato diffuso, a difesa dei beni pubblici e comuni.